10 anni di SCUP: pillole di storia

1. L’idea del servizio civile universale
L’evidente crisi dell’istituto del servizio civile aveva portato, nel periodo attorno al 2010, le organizzazioni a ragionare sul senso e sul significato di questa proposta fatta dagli adulti ai giovani. Leggi il resto.
[430]

2. La modifica della legge provinciale
Le osservazioni delle organizzazioni vengono raccolte dal consigliere provinciale Giorgio Lunelli (capogruppo dell’UPT Unione per il Trentino) che propone un emendamento alla legge di assestamento del bilancio provinciale. Si tratta dell’art. 18 della legge provinciale 9 agosto 2013, n. 16: lì si istituisce il servizio civile universale provinciale. Leggi di più. Qui trovi un’intervista all’allora consigliere Lunelli.
[431]

3. Le norme di attuazione del SCUP
Dopo l’istituzione formale del servizio civile universale provinciale (promosso dall’allora consigliere Giorgio Lunelli, cui si era subito associato l’allora consigliere Michele Nardelli) era necessario adeguare la restante regolamentazione per consentire l’avvio operativo del nuovo sistema. Dopo alcuni mesi di riflessione e di lavoro, il legislatore ha provveduto ad una nuova modifica delle legge provinciale dei giovani. La norma è stata approvata con la legge provinciale n. 1 del 22 aprile 2014. Da questa data parte in pratica la formidabile avventura del SCUP.
[432]

4. Le regole del gioco
Dopo l’istituzione del SCUP e la conseguente modifica delle legge, si apriva la necessità di definire le regola operative per far predisporre e attivare i progetti. Per 8 mesi nel 2014 si è lavorato duramente nella stesura dei due documenti: i Regolamento e i Criteri per la gestione. Essi sono stati puntigliosamente analizzati dai servizi interni della Provincia e sono stati infine approvati a dicembre dello stesso anno, in modo da entrare in vigore con l’1 gennaio 2015. Il Regolamento detta le condizioni di accesso per i/le giovani, i Criteri regolamento le modalità di gestione da parte delle organizzazioni.

5. I primi progetti SCUP
Finalmente si comincia! Le proposte progettuali vengono raccolte il 30 gennaio 2015. I progetti sono pubblicati dal 20 febbraio al 12 marzo. La valutazione attitudinale si chiude il 21 marzo. Il 26 si pubblicano le graduatorie e l’1 aprile 2015 partono i primi progetti SCUP. I partecipanti sono 66, 41 ragazze e 15 ragazzi.

6. La newsletter del servizio civile
La Newsletter del servizio civile (NSC) accompagna lo sviluppo del SCUP fin dall’inizio. Anzi: da prima dell’inizio, perché il primo numero reca la data del 3 marzo 2014. Per il primo periodo è una semplice email di poche righe solo con informazioni di servizio, poi – pian piano – assume una veste grafica sempre più evoluta e allarga i suoi contenuti. Questo è il numero che celebra i primi due anni di newsletter (100 numeri).

7. I numeri lievitano
SCUP prende piede rapidamente. Nel 2016 il numero degli/delle iscritti/e balza a 1033 e quello dei/delle avviati/e sale a 477. La richiesta di fare il servizio civile è forte anche perché la disoccupazione giovanile ha raggiunto picchi elevatissimi, vicini al 25%. La condizione giovani è in forte difficoltà, SCUP prova a dare una mano mettendosi a disposizione per offrire uno spazio di apprendimento e di formazione.

8. I Criteri per la gestione
A dicembre 2016 viene approvata la prima modifica sostanziale di uno dei documenti essenziali per il governo del sistema servizio civile trentino: i “Criteri per la gestione”. In questo documento sono contenute tutte le regole di redazione e di gestione dei progetti SCUP, oltre a descriverne la verifica continua. Modifiche apportate sono stata richieste dall’applicazione dei primi 2 anni; si tratta per lo più di precisazioni e aggiustamenti. Verranno modificati altre volte nel corso del decennio.

9. Il logo SCUP
Con l’avvio del nuovo servizio civile provinciale viene creato (da Martin Brian, un creativo italo-americano) anche il logo SCUP. Esso intende fare riferimento al concetto di “universalità” attraverso l’utilizzo della forma del cerchio. I vari colori rappresentano le tante sfaccettature del mondo giovanile. Le sovrapposizioni, con la conseguente modifica del colore, danno l’idea dei cambiamenti (differenti per ciascuno/a) che si verificano durante l’esperienza del servizio civile.

10. Garanzia Giovani
Nel 2015 la disoccupazione giovani supera il 25%. L’Unione europea decide di intervenire attraverso finanziamenti aggiuntivi a favore delle struttura che già operano per avvicinare i giovani al mondo del lavoro. Tra questi viene individuato anche il servizio civile. Ciò consente di far svolgere il servizio civile a ben 376 giovani (nel corso di 5 anni), che forse non avrebbero mai avuto questa opportunità.

11. I/Le peer leader
Una delle intuizioni più azzeccate di SCUP è stata certamente quella di prevedere – fin da subito – la figura dei/delle peer leader. Sono giovani che hanno concluso regolarmente il loro progetto di servizio civile e, dopo attenta selezione, vengono coinvolti come tutor d’aula e per tutta una serie di attività, attenzioni, cura a favore di coloro che sono in servizio civile. Giovani come loro (peer) ma anche in grado di aiutare e indirizzare (leader). Ricordiamo i nomi dei primi 4 PL: Sara B., Silvia, Sara C. e Piero.

12. Aumenta il numero delle organizzazioni
Il successo di SCUP porta ad un maggior interesse da parte di enti ed organizzazioni del territorio. All’inizio erano poche decine ma tra il 2018 e il 2019 ben 66 organizzazioni chiedono l’iscrizione all’Albo. E la crescita continua fino ad attestarsi su 200 unità, come è ancora oggi.

13. SISCUP: l’incompiuta
Dall’agosto 2016 l’Ufficio Servizio civile viene coinvolto in un’impresa molto impegnativa: costruire un sistema informatico di gestione di tutte le procedure e tutti i dati relativi a SCUP. Si sarebbe chiamato SISCUP, Sistema Informativo SCUP Dopo un lavoro faticosissimo, il programma entra in funzione il primo gennaio 2018 ma fin dalle prime battute emergono carenze e problemi cui non si riesce a far fronte. Tanto che si è costretti a chiuderlo il 30 agosto dello stesso anno.

14. Ben 60 inizi di progetti in 10 anni
Una delle più rilevati innovazioni introdotte .da SCUP è il numero d avvii progettuali previsti nel corso di ogni anno. Prima c’era un solo bando all’anno. Ora le cose cambiano: nel 2015 i turni di inizio progetti sono 4, diventano 7 nel 2016, salgono a 8 nel 2017. Sono 6 nel 2018, tornano 8 nel 2019. Nel 2020 sono solo 5 per la pandemia. Tornano a essere 6 nel 2021 e 2022. Nel 2023 sono stati 5. In totale gli avvii di progetti SCUP sono stati 60 contando anche l’unico (per ora del 2024). Parallelamente ci sono stati 17 avvii di progetti del servizio civile nazionale.

15. L’Albo delle organizzazioni
A fine dicembre 2016 viene istituito l’«Albo delle organizzazioni del servizio civile universale provinciale», andando così a completare il disegno istituzionale del nuovo servizio civile. Ad esso devono iscriversi tutti gli enti e le organizzazioni che intendono proporre progetti di SCUP. Devono essere in possesso di precisi e stringenti requisiti strutturali, gestionali e organizzativi.

Lascia un commento